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COMITATO PER LA CONSERVAZIONE DI PIAZZA GRANDE

Adesione alla RETE COMITATI TOSCANI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO coordinata da Alberto Asor Rosa

Sabato 10 novembre il Comitato XPiazzaGrande si è inscritto alla RETE COMITATI TOSCANI PER LA DIFESA DEL TERRITORIO, una struttura unificante dei comitati toscani e non solo. L’organigramma della Rete coordinato da Alberto Asor Rosa

Questo è l’appello della RETE: SALVIAMO L’ITALIA

Siamo persuasi che nel corso dell’ultimo decennio la distruzione del territorio e del paesaggio e l’attacco all’ambiente sono in Italia dilagati con effetti devastanti. Responsabilità di una legislazione troppo permissiva e delle carenze e debolezze delle strutture di controllo dello Stato; ma soprattutto degli orientamenti espressi dal ceto politico, anche da quello di centro-sinistra, il quale, – in misura crescente anche nelle zone del paese considerate un tempo santuari dell’arte e della cultura, come la Toscana, – ha imboccato, a quanto pare senza sentire ragioni, la strada dell’investimento immobiliare speculativo e delle Grandi opere a ogni costo.

La Rete Toscana dei Comitati per la difesa del territorio, forte dell’adesione ormai di ben centossessantadue Comitati, ritiene che non solo in Toscana ma anche altrove sia necessario estendere, rafforzare, sistematizzare una lotta che parta dal basso, resti solidamente ancorata alle radici e alle economie locali e pure s’estenda secondo il modello della rete e, progressivamente, Comune per Comune, Regione per Regione, fino ad abbracciare l’intero territorio nazionale.

Sommando l’una all’altra le emergenze territoriali, di cui esiste ormai un’ampia documentazione, – migliaia di casi, che riguardano le grandi città e le campagne, le coste e il territorio collinare, i beni culturali e quelli paesistici, il problema dei rifiuti e quello dell’energia, – viene fuori, infatti, il quadro di una vera e propria emergenza nazionale, forse in questo momento della vera emergenza nazionale.

Non si tratta, del resto, di un impegno solo difensivo. E’ nostra convinzione, infatti, che territorio, ambiente e paesaggio possano essere alla base di un diverso modello di sviluppo, produttore di una ricchezza durevole, e in grado di consegnare alle generazioni future una migliore qualità e una maggiore quantità di risorse.

Salvare il territorio italiano e il suo patrimonio storico, paesaggistico e culturale, difendere l’ambiente e il territorio, che è un bene comune, da speculazioni e interessi privati e dall’intreccio di affari, politica e istituzioni, che caratterizza pesantemente questa fase della vita pubblica italiana, è un compito gigantesco, che va affrontato subito, perché non sia troppo tardi.

Coloro che sottoscrivono questa dichiarazione fanno appello a quei cittadini, che ovunque si organizzano in Italia localmente nelle forme dei Comitati spontanei e volontari e delle Associazioni, perché uniscano le loro forze e le organizzino nelle Reti dei Comitati locali e regionali, che a loro volta si uniscano e si organizzino in una Rete delle Reti, capace d’essere interlocutore autorevole dei poteri locali e centrali in tutti i punti della carta geografica italiana.

Solo ripartendo dal basso, solo difendendo il territorio in tutti i suoi punti, solo unificando tutte le forze disponibili, sociali e intellettuali, si può pensare di affrontare e vincere questa battaglia di cittadinanza e di democrazia.

Per saperne di più visitate il sito:www. territorialmente.it

intervista Asor Rosa
dibattito

5 comments

5 Comments so far

  1. admin novembre 14th, 2007 17:49

    Bel colpo questa adesione.
    In Italia ormai ci cementificano 244.000 ettari all’anno.
    In Germania, per dare l’idea, siamo a 44.000 ettari non superabili per legge.
    La tutela ambientale e dei beni storici,il paesaggio come grande patrimonio del Paese, risorsa per un’economia del turismo, sono ormai spesso solo parole retoriche, di cui si riempiono la bocca anche coloro che difendono interessi prettamente speculativi.
    Il Belpaese, questa è la verità, sta scomparendo anno per anno. La difesa del territorio non ha praticamente rappresentanza politica e questa rete di 162 comitati ne è la più chiara attestazione.
    Il Comitato x Piazza Grande, come tanti altri comitati, ha dimostrato che si può vincere e che la mala amministrazione del territorio spesso prevale semplicemente perchè può contare sull’indifferenza o la sfiducia dei cittadini.
    Domenico

  2. A.Cirinei novembre 21st, 2007 21:55

    piazza Grande e oltre

    Personalmente, non mi dispiace che certi geni esportino le loro creazioni… Fosse accaduto anche prima, ci saremmo tra l’altro risparmiati, probabilmente e più o meno direttamente, quel mostro di cemento e acciaio che sta crescendo in prospicienza della chiesa di Santa Croce: a togliere il sole alla sua vetusta e suggestiva abside, allo sguardo (ora totalmente, rispetto al vecchio ospedale) la veduta di “colline e valli [per cui, Arezzo,] con voce d’amore tu mi parli”. Sconcertante il fatto e, more solito, il colpevole silenzio.

    Angiolo Cirinei

  3. Marco Botti novembre 23rd, 2007 16:47

    Caro Sig. Cirenei,
    meno male che con Lei trovo finalmente qualcuno che si è posto la questione dell’abominevole mostro che sta crescendo tra il nuovo Tribunale e il centro storico.
    Finalmente, con l’abbattimento di quell’altra porcheria urbanistica che era il vecchio Ospedale Civile (“porcheria “non sarà un complimento?) si poteva ridare ossigeno a Borgo s. Croce e alla sua chiesa; dall’altro lato si offriva una bella veduta del Garbasso restaurato e, andando oltre, della zona collinare.
    Allo stesso tempo si poteva recuperare quello spazio per creare un parcheggio ad uso del Tribunale e non solo, “arredandolo” con piante e aiuole.
    E invece quei piloni già in posa fanno capire che verrà realizzata un’autentica e deturpante bestia di cemento che ancora una volta non c’azzeccherà niente con il contesto.
    Sig. Cirenei, per caso ha sentito in questi mesi un solo politico aretino che abbia detto qualcosa a proposito, dal più cementificatore all’ambientalista cronico???
    Io no…

  4. A.Cirinei novembre 25th, 2007 06:18

    Caro signor Marco Botti, a commento del suo gradito e interessante consenso al mio intervento su quanto accade nell’area del vecchio ospedale, debbo (e posso) ancora una volta usare una citazione che ho già avuto modo e opportunità di sfruttare in altra parte di queste pagine e altrove:

    “Gli dà noia il sole, gli dà noia la pioggia, gli dà noia il vento, e se potessero, se comandassero in tutto e per tutto loro, non ci sarebbe nemmeno più il clima, le stagioni, il tempo, ma soltanto una cupola grigia e fuligginosa sopra la città.
    E perché sia così costantemente operano.”
    Luciano Bianciardi – La vita agra

    La trovo di una verità e di un’attualità sconcertante, purtroppo. E di tra quelli che “costantemente operano” non si salva nessuno, amici dei monumenti, assessori alla cultura… e vari ambientalisti (si fa per dire) compresi!

    E della città gli dà noia quanto induce a pensare liberamente, come spesso accade di fronte alle testimonianze del passato… e al paesaggio!
    E perché non sia così, perché si pensi liberamente il meno possibile, costantemente operano.

    Un caro saluto, sperando in altre occasioni d’incontro del nostro libero pensiero.

    Angiolo Cirinei

  5. Alessio Lattuca febbraio 4th, 2009 19:04

    E’ mia intenzione costituire un comitato per la difesa del paesaggio siciliano e in particolare della Valle dei Templi.
    Risulterebbe gradito ricevere una bozza di statuto.
    Cordialità
    Alessio Lattuca

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